Percorso di educazione attraverso la Musica, il canto, il movimento e le attività alla tastiera a partire dai 4 fino ai 6 anni di età
Il metodo
Musica per piccoli Mozart è la versione italiana di Alfred Music for litte Mozart, metodo didattico americano dedicato a bambini di età compresa tra i 4 e i 6 anni di età, che da oltre vent’anni continua a riscuotere un successo straordinario di pubblico. L’edizione italiana è curata dalla prestigiosa casa Editrice Volontè & Co. Si tratta di un progetto completo e molto articolato, strutturato in quattro livelli progressivi, ciascuno con tre libri dedicati alle attività di canto e danze strutturate, alle lezioni di tastiera e ai compiti. Ciascun libro è corredato da cd audio con le tracce delle musiche utilizzate nelle varie attività didattiche. Il metodo è stato realizzato da Christine H. Barden, Gayle Kowalchyk e E.L. Lancaster attraverso un approccio pedagogico adeguato e consulenze da parte di psicologi specializzati nello sviluppo dell’età evolutiva e dell’apprendimento. La motivazione la partecipazione dei bambini sono stimolate continuamente, grazie all’ impianto narrativo, elemento fondamentale su cui si basa il nostro modo di relazionarci con i bambini. I libri hanno disegni bellissimi con i due protagonisti, Topo Mozart e Orso Beethoven, che si rifanno alla storia della musica. I libri sono utilizzati dai bambini, anche se non leggono, per ricordare il racconto attraverso le illustrazioni, svolgere alcune attività sul libro dei compiti e sul libro delle lezioni che è specificamente dedicato al percorso alla tastiera. Caratteristica fondamentale di questo approccio è che i libri di ciascun livello si intrecciano profondamente tra loro attraverso continui rimandi o riferimenti. Ogni attività con una determinata finalità musicale è osservata e sperimentata quindi da vari punti di vista: Il bambino è invitato a partecipare attraverso il canto, i primi giochi alla tastiera che via via diventano piccoli brani, attraverso attività cognitive, danze strutturate, ascolti guidati a cui partecipare attraverso l’espressione di movimenti del corpo, piccoli giochi di educazione dell’orecchio (ear training), secondo un approccio globale.
Un approccio scientifico
La conoscenza dei principali aspetti pedagogici e psicologici legati allo sviluppo del pensiero in età evolutiva è imprescindibile nella nostra proposta educativa. L’obiettivo che perseguiamo è quello di favorire sempre e come prima cosa la relazione educativa, a qualsiasi età, cercando di coinvolgere i bambini attraverso la narrazione di storie e avventure, contenuti appartenenti al loro universo e alla loro sfera emozionale. È un approccio efficace perché si rifà alle nuove tendenze pedagogiche che si sono sviluppate nel corso del ‘900. L’educazione musicale, attraverso il suono e la musica si fonda infatti su aspetti sensoriali e percettivo – corporei (sviluppo sensomotorio). L’idea di base è che il talento non è innato ma va coltivato e sviluppato in tutti i piccoli allievi.
Il supporto del genitore
Il genitore in questo metodo è fondamentale per il bambino, perché ne media l’inserimento in un contesto favorevole allo sviluppo del suo talento. Credere che la musica abbia, in quanto arte, un potere di educare all’amore e al rispetto è un messaggio da trasmettere insieme alle famiglie per costruire un mondo migliore per i nostri figli. Cerchiamo di educare tutti al rispetto delle differenze e alla reciprocità eliminando qualsiasi senso di competizione e favorendo la collaborazione. Il bambino risponde bene a tutti i generi musicali, anche a quello classico, la cosiddetta musica seria. Non è vero che è troppo difficile; se esponiamo precocemente il bambino agli ascolti guidati, potremo avere lo sviluppo del senso estetico e della sensibilità. Nel metodo troviamo anche un piccolo percorso di storia della musica, una acculturazione che sicuramente i bambini apprezzano, emozionandosi e educandosi all’espressione emotiva attraverso gli ascolti (ricordiamo che l’insegnamento della musica sarebbe già previsto nella scuola dell’infanzia, secondo le indicazioni ministeriali!)
